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È sbagliato credere che i prati siano tutti uguali, non è affatto così. Essi variano per diversi aspetti: quelli più evidenti sono il colore dell’erba e la sua tipologia, ma la differenza sta anche nelle diverse condizioni necessarie alla loro crescita e nell’esigenza di precise condizioni climatiche ambientali. Inoltre i prati non si ottengono soltanto dopo un lungo periodo di semina e di attesa, esistono delle tipologie di prato già pronte. Si tratta di tappeti erbosi vendibili sottoforma di rulli di cui si sceglie la metratura, che basta semplicemente acquistare ed innestare sul terreno già lavorato per avere in pochi giorni un prato cresciuto ed in ottima forma. Questa possibile alternativa al prato seminato è molto apprezzata soprattutto da chi non ha né il tempo materiale, né le competenze per far crescere il proprio prato. Di certo, si potrebbe assumere un giardiniere, professionista dalle competenze per poter gestire la crescita di un prato, ma ciò comporta un certo costo che si può decidere di affrontare o meno. Nel caso in cui, dunque, non si desidera assumere alcuna persona addetta alla manutenzione prato, né si possiedono gli strumenti e le conoscenze per potersene occupare personalmente si può optare per un prato pronto. In quest’ultimo caso non si dovrà fare altro che scegliere il prato e fornire all’addetto alla vendita la metratura che occorre per coprire l’area desiderata. Dopodiché esso sarà pronto per poter essere innestato su un terreno già preparato e ciò potrà essere eseguito da professionisti inviati dal punto vendita in cui si è fatto l’acquisto.
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Un prato seminato da molte più soddisfazioni rispetto ad un prato pronto. Entrare nel proprio giardino e ammirare i risultati della propria fatica è molto gratificante, soprattutto se i propri vicini o gli amici venuti in visita si complimentano per i risultati ottenuti. In realtà un prato seminato può essere realizzato anche da chi non è un vero esperto di giardinaggio, basta informarsi sulle diverse operazioni da effettuare, acquistare li strumenti e i materiali adeguati alla semina e scegliere i periodi più appropriati per mettere in atto questo processo attendendo i dovuti tempi che la natura stabilisce. Se si sottosta a tutte queste condizioni anche un novellino nell’arte della semina potrà vedere crescere nel proprio giardino un fitto prato frutto dei propri sforzi e delle proprie energie. Seminare un prato, dunque, non è un’operazione impossibile, basta un po’ di attenzione, di spirito di iniziativa e tanta pazienza. Se si sceglie di seminare il proprio manto erboso personalmente, poi, si risparmierà di gran lunga sia sul personale professionale che non sarà preso in considerazione, sia sui materiali. Il costo di un prato seminato, infatti, è di molto inferiore rispetto ad un prato pronto. Il costo totale delle sementi, degli strumenti e del concime non è equiparabile al solo acquisto di una zolla di prato già cresciuto. Se si ha tempo a disposizione e la volontà di sporcarsi le mani personalmente il consiglio è quello di scegliere di seminare il proprio prato in maniera autonoma.
Le fasi di coltivazione di un prato consistono, prima di tutto, nella preparazione del terreno che dovrà essere sgombro da ogni tipo di semi che non siano quello che si andranno a seminare nella fase successiva. Per fare ciò si utilizzano anche dei diserbanti chimici. Il terreno sarà poi battuto. Dopo questa fase ci sarà quella che prevede la distribuzione dei semi, che può essere effettuata a mano o con dei macchinari predisposti a questa operazione. I semi potranno essere adagiati sul terreno semplicemente oppure potranno essere disposti in dei solchi precedentemente ottenuti. In seguito, è necessario fare in modo che i semi non siano troppo superficiali e che possano penetrare meglio nel terreno. A tal proposito si utilizza un rullo per comprimere il terreno e spingere le sementi più a fondo. Ciò è indispensabile in quanto con l’acqua piovana o dopo un’irrigazione i semi troppo superficiali potrebbero scivolare via e disperdersi accumulandosi in punti in cui non è opportuno. Una volta conclusa la fase di semina bisogna irrigare l’area e lasciarla riposare. Dopo qualche settimana si vedranno spuntare i primi fili di erba che sarà opportuno tagliare e livellare solo quando avranno superato i sei centimetri di altezza.
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