impianto irrigazione fuori terra

L’impianto d’irrigazione fuori terra è un altro sistema attraverso cui si provvede all’innaffiatura del proprio giardino. Assieme all’impianto a goccia e interrato rappresenta una delle tre alternative in commercio. Si tratta di un sistema d’irrigazione molto invasivo. La sua struttura è particolarmente evidente e quindi non adatto per tutti quei giardini molto curati nell’estetica. Le sue componenti sono poste in superficie e quindi è visibile facilmente. Se si desidera non compromettere l’effetto visivo del proprio angolo verde si consiglia l’utilizzazione di un sistema interrato, molto più discreto e impercettibile. Questo tipo di irrigazione è utilizzato soprattutto in aree del giardino non eccessivamente grandi. L’impianto è composto da un tubo principale che corre in superficie e che può essere collegato ad una pompa che prende l’acqua direttamente da un pozzo. Al tubo vengono collegati dei dispositivi chiamati lance che hanno, ... continua

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      prosegui ... , per l’appunto, il compito di far fuoriuscire l’acqua al di fuori del tubo e di irrigare la zona in cui è localizzato.

      Gli impianti fuori terra più utilizzati sono quello a turbina, a percussione e a bracci rotanti. Ognuno di essi presenta delle diverse tipologie di getto d’acqua che differiscono per portata, potenza e lunghezza dell’area ricoperta. Alcuni modelli sono dotati di sensori che individuano le zone già irrigate evitando di bagnarle ancora, riducendo il rischio di eventuali ristagni che sono decisamente dannosi per le piante. In agricoltura è utilizzato soprattutto il sistema a battente, o a intermittenza, in quanto possiede una gittata d’acqua alquanto ampia consentendo di bagnare una superficie molto estesa dell’area da irrigare. Esso è costituito da un martelletto che batte, per l’appunto, sul getto d’acqua spingendolo anche a lunghe distanze. Questo sistema è adatto soprattutto per le superfici circolari. L’unico svantaggio di questo tipo di irrigazione è la relativa rumorosità e l’effetto antiestetico della struttura che ha fatto si che fossero utilizzati soprattutto in agricoltura. Negli ultimi anni il mercato ha lanciato una quantità notevole di soluzioni alternative, molto interessanti dal punto di vista del risparmio energetico. In quest’ottica l’irrigatore oscillante è assolutamente un ottimo modello. Esso riproduce il movimento naturale della pioggia senza concentrarsi sempre nello stesso punto. In tal modo tutta l’area sarà bagnata con la stessa quantità d’acqua senza un eccessivo accumulo in determinate zone e una relativa secchezza in altri punti. Gli irrigatori a bracci rotanti sono anche detti dinamici in quanto sono in continuo movimento per raggiungere zone asciutte da irrigare. Come dice la denominazione stessa dell’impianto, si tratta di un sistema composta da due o più braccia dinamiche il cui getto può essere regolato per far si che si possano raggiungere tutte le zone dell’area da irrigare. Questo dispositivo è adatto per aree circolari e ricompre anche gli angoli preimpostati. Sul piano opposto vi sono gli irrigatori statici, che al contrario di quelli dinamici, sono caratterizzati da un getto fisso in modo da irrigare sempre la stessa superficie. È particolarmente utilizzato per l’innaffiatura di piccole aree come prati e aiuole.

      L’irrigazione può essere realizzata anche mediante l’utilizzo di particolari strumenti come le lance e le pistole. Il maggior vantaggio delle lance è la delicatezza del getto d’acqua, quasi polverizzato, particolarmente utile per l’innaffiatura di specie vegetali delicate. Il raggio di irrigazione non è molto esteso ed è quindi adatto ad aree non estremamente ampie. Le lance possono avere la tipica forma a pistola e sono dunque dette, lance a pistole. Ma esistono anche veri e propri irrigatori a pistola. Essi vengono utilizzati in assenza di un vero e proprio impianto d’irrigazione.

      Come ormai noto, l’impianto fuori terra è completamente in superficie, tutte le sue componenti sono visibili e generalmente poggiate sul terreno. Per questo motivo sarebbe opportuno dotarsi di un importante strumento chiamato carrello avvolgi tubo che ha proprio la funzione di riavvolgere i tubi una volta effettuata l’irrigazione.

      Molto spesso capita che i tubi collettori, ovvero i tubi principali del sistema d’irrigazione, non sono compatibili con la rubinetteria presente in giardino. Il problema si presenta soprattutto sulla dimensione del diametro che non coincidono. Il problema può essere facilmente risolto con le prese a rubinetto che sono presenti sia nella versione di riduzione, anche detto femmina, e di maschio che invece va inserito nella riduzione. I raccordi, invece, sono particolarmente utili per prolungare la dimensione del proprio sistema d’irrigazione aggiungendo tubi che vengono collegati propri grazie a questi dispositivi.

      L’impianto d’irrigazione fuori terra non è particolarmente complicato da installare per cui una volta acquistato può anche essere collocato personalmente nell’area scelta. Esso può essere acquistato in appositi negozi di idraulica, di giardinaggio e fai da te. Il costo varia in base all’area designata per l’irrigazione e quindi al numero di componenti, tubi, rubinetti e così via, che si acquistano.


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