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In generale, oltre alla concimazione che si effettua all’inizio di ogni stagione climatica, che ha lo scopo di fortificare il manto erboso e di nutrirlo in vista del cambiamento di stagionalità e di clima, vi sono altre fasi di concimazione che possono essere classificate in concime da semina, da mantenimento e quello in caso di diradamento del manto erboso. È molto importante rispettare queste fasi in quanto una mancanza di concime può compromettere la salute del prato. Il colore, così come la resistenza dell’erba e lo spessore e la trama del manto tenderanno a diradarsi. Per evitare che il proprio prato si consumi per mancanza di nutrimento si consiglia di rispettare le diverse fasi di concimazione e di rispettare, allo stesso tempo, la quantità e la tipologia in quanto anche una dose maggiore o minore di concime piuttosto che una composizione errata possono ugualmente comprometterne la salute.
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Quando si semina un prato è importante rispettare tutte le fasi che comprendono questo fondamentale processo. Non è complicato mettere in posa un manto erboso ma è opportuno essere scrupolosi nell’effettuare correttamente tutte le tappe. Prima di tutto occorre lavorare il terreno e poi cospargerlo di sementi. Fondamentale in questa fase è la concimazione. Il concime scelto deve essere caratterizzato da una presenza maggiore di fosforo seguito da azoto e potassio. Il periodo di distribuzione di questa miscela va da aprile a settembre ed è importante mantenere un quantitativo di circa 20-25 grammi a metro quadrato.
Quando il periodo critico di crescita è passato si deve passare ad una fase successiva di concimazione che consiste in quella di mantenimento. Il concime di mantenimento è fondamentale per permettere al manto erboso di prolificare, ma allo stesso tempo, di mantenersi sano e rigoglioso. In questo caso la miscela da cospargere prevede una presenza maggiore di azoto, seguito da potassio e da fosforo. In quantità minori sono presenti allo stesso tempo zolfo e magnesio. Questo tipo di concime deve essere distribuito sulla superficie erbosa quando essa è completamente asciutta e quando il taglio è avvenuto almeno uno o due giorni prima. La periodicità cade almeno due volte all’anno, prevalentemente in primavera e autunno.
Spesso, nonostante apparentemente stiamo facendo tutto il possibile per la salute del nostro prato, è possibile che esso vada incontro a fenomeni di diradamento, ovvero che l’erba tende a diradarsi e a diventare più fragile con la possibile comparsa di zone in cui si vede, addirittura, il terreno sottostante. Ciò avviene quando vi è un brusco cambiamento climatico e il prato non è preparato ad affrontarlo oppure quando si sbagliano le dosi di somministrazione del concime piuttosto che quando si sbagliano i periodi di distribuzione. In queste situazioni, il concime da distribuire deve avere una composizione che prevede una maggiore quantità di ferro che nutre a fondo il manto erboso e allo stesso tempo impedisce la comparsa di muschio. Dopo l’applicazione di questi concimi più aggressivi è necessario procedere ad un’irrigazione, mentre il taglio del manto va fatto qualche giorno dopo. Solo dopo il taglio si può falciare l’erba e eliminare il muschio permettendo, così, al prato di respirare. Il periodo di somministrazione di questo tipo di concime cade sempre intorno all’autunno e la primavera. Tutti questi tipi diversi di concimi devono essere acquistati in negozi specializzati in giardinaggio.
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